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Paradosso dell'obesità e rischio di morte improvvisa nello scompenso cardiaco


Tra i pazienti con insufficienza cardiaca, l'indice di massa corporea ( BMI ) è stato inversamente associato con la mortalità, dando origine al cosiddetto paradosso dell'obesità.

Uno studio ha esaminato la relazione tra l'indice di massa corporea e due tipi di morte cardiaca: morte per insufficienza di pompa cardiaca e morte improvvisa.

Un totale di 979 pazienti con insufficienza cardiaca cronica lieve o moderata sintomatica provenienti dal MUSIC Study ( Muerte Subita en Insuficiencia Cardiaca), sono stati seguiti durante un periodo mediano di 44 mesi.

Un indice di massa corporea elevato è risultato un predittore indipendente di mortalità per qualsiasi causa ( hazard ratio, HR=0.94, P=0.0003 ) e di morte per insufficienza di pompa cardiaca ( HR=0.93, P=0.004 ).

La morte improvvisa ha rappresentato il 45% dei decessi nei pazienti obesi, il 53% nei pazienti in sovrappeso e il 37% nei pazienti magri. Nessuna relazione significativa tra indice di massa corporea e morte improvvisa è stata osservata ( HR=0.97, P=0.28 ).

Gli unici predittori indipendenti di morte improvvisa sono stati una precedente storia di infarto miocardico ( HR=1.89, P=0.004 ), ipertensione ( HR=1.66, P=0.03 ), frazione di eiezione ventricolare sinistra ( HR=0.88, P=0.006 ), e il frammento N-terminale del peptide natriuretico tipo pro-B ( Nt-proBNP; HR=1.01, P=0.048 ).

In conclusione, il paradosso dell'obesità nell’insufficienza cardiaca riguarda tutte le cause di mortalità e la morte per insufficienza di pompa ma non la morte improvvisa.
Il rischio di morte improvvisa è risultato simile tra categorie di indice di massa corporea in questa coorte di pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco. ( Xagena2011 )

Gastelurrutia P et al, Am Heart J 2011; 161: 158-164


Cardio2011



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