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Sopravvivenza con terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso cardiaco lieve


Lo studio Multicenter Automatic Defibrillator Implantation Trial with Cardiac Resynchronization Therapy ( MADIT-CRT ) ha mostrato che l’intervento precoce con terapia di resincronizzazione cardiaca con defibrillatore ( CRT-D ) in pazienti con un pattern elettrocardiografico che mostra blocco di branca sinistro era associato a una riduzione significativa di eventi di scompenso cardiaco in un follow-up mediano di 2.4 anni, rispetto alla sola terapia con defibrillatore.

È stato valutato l’effetto della resincronizzazione cardiaca con defibrillatore sulla sopravvivenza a lungo termine nella popolazione dello studio MADIT-CRT.

Un periodo di follow-up post-trial mediano di 5.6 anni è stato portato a termine per tutti i 1691 pazienti sopravvissuti ( fase 1 ) e in seguito tra gli 854 pazienti arruolati in registri post-trial ( fase 2 ).

Tutte le analisi riportate sono state condotte per intention-to-treat.

A 7 anni di follow-up dopo l’arruolamento iniziale, il tasso cumulativo di decesso per qualunque causa tra i pazienti con blocco di branca sinistro è stato pari al 18% nei pazienti assegnati in maniera casuale a resincronizzazione cardiaca con defibrillatore, rispetto a 29% tra quelli randomizzati alla sola terapia con defibrillatore ( hazard ratio aggiustato [ aHR ] nel gruppo resincronizzazione cardiaca con defibrillatore, 0.59; P inferiore a 0.001 ).

Il benefici di sopravvivenza a lungo termine con resincronizzazione cardiaca con defibrillatore in pazienti con blocco di branca sinistro non hanno mostrato differenze significative in base a sesso, causa della cardiomiopatia o durata del QRS.

Di contro, la resincronizzazione cardiaca con defibrillatore non è risultata associata ad alcun beneficio clinico e probabilmente a rischio in pazienti senza blocco di branca sinistro ( hazard ratio aggiustato per decesso per qualunque causa, 1.57; P=0.04; P inferiore a 0.001 per l’interazione del trattamento con i dati morfologici di QRS ).

In conclusione, questi risultati hanno indicato che in pazienti con sintomi lievi di scompenso cardiaco, disfunzione ventricolare sinistra e blocco di branca sinistro, l’intervento precoce con resincronizzazione cardiaca con defibrillatore è risultato associato a un significativo beneficio di sopravvivenza a lungo termine. ( Xagena2014 )

Goldenberg I et al, N Engl J Med 2014; 370: 1694-1701

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